Non più vietate le piscine nelle zone rurali pugliesi.

Dal sito di ANCI Puglia:

In accoglimento delle osservazioni dell’ANCI e degli operatori di categoria, inerenti alla realizzazione di piscine private nelle aree pertinenziali di costruzioni edificate in pietra a secco” – PPTR – ultimo periodo punto 4.5_L’organizzazione degli spazi esterni “Linee Guida per la tutela, il restauro e gli interventi sulle strutture in pietra a secco della Puglia” (elaborato 4.4.4), il periodo è stato così modificato:

al fine di limitare l’introduzione di modificazioni geomorfologiche e impermeabilizzazioni di suolo permanenti e di trasformazioni paesaggistiche con elementi estranei alla tradizione rurale e relativi annessi e servizi, nelle aree pertinenziali di costruzioni edificate in pietra a secco ad uso privato potranno essere previste piscine di piccole dimensioni, e comunque mai superiori a 75 mq, solo se al servizio di un certo numero di abitazioni, o ricadenti nelle pertinenze di manufatti a destinazione turistico-produttiva (aziende agrituristiche, centri sportivi, ecc.); non superiori a 40 mq per singole unità immobiliari; tali piscine dovranno essere concepite con forma semplice, fondo realizzato preferibilmente con materiali di colore terrigeno (beige, ocra o marrone)e cotico erboso negli immediati dintorni realizzato con essenze mediterranee, tipo cynodon, agropyron, ecc., costruttivamente simili alle vasche per la raccolta di acqua piovana, denominate comunemente ‘fogge’, tipiche della tradizione della Valle dei Trulli, da disporre in modo da assecondare la trama territoriale determinata dall’orografia e dai muretti a secco.

Per quanto riguarda le piscine nelle aree pertinenziali di costruzioni edificate in pietra a secco ad uso privato collettivo si rimanda alla LR n.35/2008. Anche in tali casi le piscine dovranno essere concepite con forma semplice, fondo realizzato preferibilmente con materiali di colore terrigeno (beige, ocra o marrone)e cotico erboso negli immediati dintorni realizzato con essenze mediterranee, tipo cynodon, agropyron, ecc., costruttivamente simili alle vasche per la raccolta di acqua piovana, denominate comunemente ‘fogge’, tipiche della tradizione della Valle dei Trulli, da disporre in modo da assecondare la trama territoriale determinata dall’orografia e dai muretti a secco.”

Si tratta di un testo che accoglie in larga parte le istanze da noi mosse a suo tempo (vedi).

Questo il link per visualizzare l’articolo: http://www.anci.puglia.it/index.php/news/news-anci-puglia/1311-piano-paesaggistico-confronto-tra-anci-puglia-e-assessore-barbanente-su-proposta-emendativa

Va precisato che la norma non è ancora entrata in vigore ma, considerati gli attori coinvolti (Regione e Comuni Pugliesi), ci auguriamo che la stessa non abbia a modificarsi.

L’Associazione ringrazia tutti gli associati pugliesi per la fiducia che ci avete dimostrato associandovi quando ancora eravamo in pochi. Un ringraziamento particolare al nostro delegato territoriale Natale Bruno e ad Arturo La Torre che da subito si sono attivati per reperire testi e contatti che hanno portato alla modifica normativa.

Quanto ottenuto è l’espressione del fatto che UNITI i risultati si possono raggiungere. Spero che nell’ormai prossimo 2015, tutti Voi vogliate rinnovare la fiducia nella nostra ancor giovane Associazione con l’augurio che altri operatori del settore vogliano fare altrettanto. Più cresceremo, più potremo farci efficacemente sentire.

cliccando QUI puoi leggere il documento ufficiale di accoglimento delle nostre osservazioni.