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Gli esperti sono a disposizione di tutti gli associati per rispondere a semplici quesiti, anche relativi a situazioni specifiche personali, a titolo gratuito. Per avere la risposta ad un quesito invia una mail a info@acquanetpiscine.it, ma prima controlla tra le numerose risposte qui sotto!

Rossana Prola

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Fisico, esperto di gestione e di impianti

Valter_Rapizzi

Valter Rapizzi

Perito Industriale, esperto di trattamento acqua e impianti

Pietro Bordonali

Pietro Bordonali

Chimico, esperto di trattamento acqua, ADR e centraline di analisi

Tullio Quagliotti

Tullio Quagliotti

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Andrea Massa

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Avvocato

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Damiano Saggioro

Esperto in rapporti con le Camere di Commercio

FAQ

Seleziona tra i seguenti argomenti quello che più ti interessa e scopri tutte le domande a cui abbiamo già una risposta pronta per te.

generica

Domanda:

Quali sono gli interventi che obbligano una piscina a mettere a norma la parte strutturale in Lombardia? Nel caso di una piscina in Lombardia antecedente al 2006, a skimmer, con una superficie maggiore di 100mq (per le A2) o 150mq (per le B) quali sono gli interventi che obbligano a trasformare la piscina da skimmer a sfioro? L’innalzamento della profondità (della zona tuffi ad esempio) è considerata una modifica che obbliga all’adeguamento (da skimmer a sfioro)?
La sostituzione degli accessori (skimmer e bocchette) magari con lo spostamento dalla loro posizione originaria e/o l’aggiunta di altri obbliga all’adeguamento?
Il rifacimento del marciapiede? Magari cambiando anche le larghezze?

Risposta:

La DGR Lombardia è piuttosto generica e lascia spazio a tutte le possibilità. l’Associazione generalmente intende la ristrutturazione dei componenti che non sono a norma, come ad esempio aumentare il numero degli skimmers, come interventi che obbligano all’adeguamanto.

Il sollevamento del fondo ed il marciapiede no.

Se i componenti vengono solamente sostituiti non c’è l’obbligo di adeguamento, perchè è manutenzione ordinaria. D’altra parte, è lo stesso per la certificazione di conformità: se cambi il numero dei componenti la devi fare e devi quindi mettere tutto a norma

 

Domanda:

In una piscina ad uso pubblico, quali sono le dimensioni delle aperture ammesse per il vano tapparella?

 

Risposta:

La Norma UNI EN 13451-1:2021 al Punto 4.7.2.4 Intrappolamento della testa o del collo  prevede una apertura ≤110mm o ≥230mm.

Fermo restando che la stessa norma prevede la possibilità di eseguire una valutazione del rischio caso per caso, nel pubblico devono essere sempre evitate aperture fra 11 e 23 cm, quindi l’apertura di uscita della tapparella deve avere altezza inferiore a 110 o superiore a 230 mm.

Vanno distinte due situazioni.

Dal punto di vista delle leggi regionali, vi sono alcuni casi, limitati a qualche Regione, dove la legge regionale sugli agriturismi lo consente.

Dal punto di vista impiantistico, però, ricordiamo che è SEMPRE obbligatorio rilasciare la certificazione di conformità e quindi vanno rispettate le norme tecniche riguardanti le piscine di tipo A2.

Quindi, di fatto, la risposta è NO. Una piscina ad uso di un agriturismo è una piscina turistico-ricettiva di tipo A2 secondo le norme tecniche vigenti ed essendo obbligatorio rilascaire una certificazione di conformità secondo un Decreto Ministeriale, il DM 37/08, esiste di fatto una legge che impone di seguire le norme tecniche, il che prevale sulle eventuali leggi regionali.

Non esistono riferimenti certi, perchè la quantità di acqua evaporata da una piscina dipende da molti fattori, estremamente variabili, quali la temperatura, l’umidità relativa, l’incidenza della esposizione solare, il vento e quanto l’acqua iene mossa (ad esempio con la presenza di giochi d’acqua).

Un riferimento normativo si trova nella UNI EN 17645:2021 “Domestic swimming pools – Environmental performance efficiency – Performance evaluation, methodology, and classification of the use of outdoor pools and their equipment” al punto 4.3.4 Water losses due to evaporation: During the typical 5 months bathing period scale, on uncovered outdoor basins exposed to winds of 1 to 4 m/sec. and containing water at between 25°C and 28°C, an average daily volume of losses during the bathing season of 6 l/m2 (6mm/24h) should be taken into consideration

Tradotto: Durante il tipico periodo di balneazione di 5 mesi, su una vasca senza copertura esposta a venti da 1 a 4 m/se, e contenente acqua a temperatura compresa tra 25°C e 28°C, va tenuto in considerazione un volume medio giornaliero di acqua persa durante la stagione balneare pari a 6 l/m2 (6 mm/24h).

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Le norme UNI sulle coperture non rientrano tecnicamente nelle disposizioni obbligatorie, si tratta di disposizioni tecniche volontarie, che però rappresentano la “buona regola dell’arte”.

Nel malaugurato caso di incidente che coinvolga una copertura, quindi, va visto cosa è stato offerto, e come.

Caso1

Se nel preventivo non c’è nessun riferimento alla sicurezza, e magari c’è una nota bene evidente che raccomanda di non fidarsi del fatto che la copertura garantisca la sicurezza, soprattutto per i bambini che devono essere sempre e comunque sorvegliati, allora l’eventuale responsabilità non è dell’installatore.

Attenzione anche a quello che si dice a voce! In questo caso NON si deve mai parlare di sicurezza della copertura.

Caso2

Se si scrive nel preventivo “Copertura di sicurezza”, o lo si dice a voce al cliente, allora la copertura deve dimostrare di possedere requisiti di sicurezza. Certamente, il rispetto della norma UNI 1178 è un metodo sicuro per non essere esposti a possibili contestazioni, se sono rispettati sia i criteri di costruzione che di installazione della copertura.

La certificazione francese NF P 90-308,per essere equivalente, deve avere criteri almeno altrettanto rigorosi della norma UNI, o maggiormente rigorosi. In tutta la Comunità Europea è possibile utilizzare norme tecniche anche di Paesi diversi da quelli in cui avviene la vendita o l’installazione di un prodotto, anche perché, come detto, non si tratta di leggi ma di norme volontarie.

Il consiglio è sempre quello di tutelarsi nel modo più ragionevole, e quindi non vendere mai la copertura infondendo nel cliente la certezza che possa prevenire qualunque incidente. Fornire sempre manuali correttamente redatti, dove scrivere sempre che i bambini devono essere comunque sorvegliati.

Il documento di riferimento è “Linee guida per l’attività motoria e sportiva” del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, datato 7 maggio 2021. Le piscine sono trattate nell’allegato 6. Leggi qui