Una iniziativa alla quale ha contribuito anche AcquaNet


Per prima cosa vogliamo ringraziare ASI che ha raccolto ed ampliato le richieste di intervento che come Fitness Network Italia stiamo ricevendo da una settimana da molti dei nostri affiliati del Nord Italia proprietari e gestori di Palestre e delle Piscine per tramite di AcquaNET Associazione Piscine.

Ovviamente siamo consapevoli che la situazione generale di emergenza richiede misure estreme ma al tempo stesso la chiusura totale di tutte le strutture anche nelle c.d. Zone Gialle, qualora poi fosse ulteriormente prolungata, andrebbe ad intaccare fortemente e forse irreparabilmente l’equilibrio economico dell’intero Settore.

A causa poi dell’espandersi dello stato di allerta molti altri Comuni in tutta Italia, è di ieri la notizia su Napoli e Provincia, stanno adottando le medesime ordinanze che nei confronti di Palestre e Piscine sono ultra-restrittive con la chiusura totale.

Inoltre, rispetto ad altre attività, i Club si trovano anche gravati dal “debito di servizi” che hanno nei confronti degli iscritti che acquistano anticipatamente un anno di attività; al mancato incasso di queste due settimane si aggiungerà quindi anche il recupero del periodo non goduto (o le lamentele del caso) che per un centro sporti vuol dire un ulteriore mancato incasso.

Attualmente poi i Club chiusi, pur di non perdere il contatto con gli utenti,
stanno erogando gratuitamente i propri servizi nei parchi o in streaming on-line,
ma di certo questo non è un business model sostenibile.

Non chiediamo una riapertura totale dei Club perché non sarebbe coerente con l’effettiva emergenza; proponiamo invece delle corrette restrizioni che permettano la riapertura parziale, per mantenere in parte la continuità delle attività ed un sostegno alla stabilità e ripresa.

Per questo motivo nella raccolta firme lanciata lunedì 2 Marzo, all’indomani dell’estensione del periodo di chiusura totale di Palestre, Piscine e Centri Sportivi, abbiamo identificato 10 Linee Guida per poter riaprire quanto prima ma con delle importanti limitazioni, per evitare i rischi di contagio, i Club nelle Zone Gialle.

Tra le principali proposte presentate spiccano la totale sospensione dell’utilizzo di saune, idromassaggi, bagni turchi e la riduzione dei partecipanti ai corsi di gruppo nella misura di 1 persona massima ogni 4 metri quadrati oltre ad una specifica sanificazione che, a prescindere da zone e ordinanza, moltissimi club in tutta Italia hanno già effettuato nei giorni scorsi.

In neanche 24 ore la raccolta firme ha totalizzato migliaia di visualizzazioni,
oltre mille sottoscrizioni, centinaia di condivisioni e commenti
che ci accompagneranno nella richiesta di intervento!

In aggiunta a tali proposte operative ASI ha messo a punto un ulteriore pacchetto di Azioni Economiche studiate per mantenere la stabilità e velocizzare la ripresa dell’intero comparto.

Un totale quindi di 8 provvedimenti chiari e concreti tra i quali a supporto dei gestori troviamo la richiesta di riduzione immediata direttamente nelle prossime bollette utenze degli importi relativi ad accise/tasse ed il recupero di parte degli importi già pagati per tesseramenti/assicurazione, a supporto dei Club.

Mentre a favore degli utenti, e per una rapida ripresa del settore, la possibilità di dedurre al 100% e fino a € 1.000 le quote di abbonamento ed iscrizione pagate da marzo a dicembre 2020 con sistemi tracciabili.

Una richiesta forte ma forse, mai come ora, i comprovati benefici che l’attività fisica ha sul sistema immunitario saranno finalmente oggetto di importanti incentivi e sgravi fiscali!